Più di un terzo degli interi consumi energetici del paese deriva dagli edifici. È una percentuale molto alta che andrebbe sicuramente ridotta. Tuttavia, per avere una riduzione importante dei consumi, non basta chiedere ai cittadini di fare più attenzione ma occorre invece intervenire direttamente sull’edifico stesso. Tramite la riqualificazione energetica del parco immobili italiano, sia pubblico che privato, è possibile ridurre sensibilmente di percentuali importanti le emissioni dannose. L’efficientamento degli immobili rappresenta in altre parole la chiave per il futuro del Paese. Date le rapide e pericolose conseguenze del cambiamento climatico, è più che mai urgente completare questo tipo di obiettivo, dando il via a lavori di varia natura da definire tramite tecniche all’avanguardia come i rilievi scan 3D.
Riqualificazione degli edifici scolastici e giudiziali
Il piano di Rilancio e Resilienza italiano prevede infatti uno stanziamento considerevole per quanto riguarda l’efficienza energetica e la riqualificazione degli edifici. Gli obiettivi vanno perseguiti seguendo tre linee progettuali. La prima riguarda l’efficientamento di tutti gli immobili di proprietà pubblica come scuole ed edifici giudiziari che vanno riqualificati.
Efficientamento energetico e sismico
Una seconda linea procedurale riguarda invece l’efficientamento energetico e sismico sia di immobili pubblici sia privati. Fino a poco tempo fa questo processo era sostenuto tramite ecobonus e sismabonus al 110% che però ha inizio di quest’anno è stato rivisto per via degli alti costi generati per le casse statali. La misura ha un nobile obiettivo ma è stata applicata male. Purtroppo, se a pagare i lavori è lo Stato, molti privati non hanno fatto attenzione ai prezzi che sono lievitati e non hanno nemmeno badato a spese, andando a spendere il più possibile.
Teleriscaldamento
Infine, gli interventi del PNRR rispetto all’edilizia puntando anche alla realizzane del teleriscaldamento per andare a ridurre consumi e, di conseguenza, emissioni dannose per l’ambiente. Sono tutti interventi che puntano a migliorare l’efficienza ma anche aumentare il valore del patrimonio immobiliare pubblico e privato del Paese che, purtroppo, ha una vita media molto alta. Costruire nuovi immobili non è la risposta perché consuma risorse e terreno ma la chiave è quella di rivalutare quello che già c’è.